Toyota Full Hybrid Electric, com’è fatto e come funziona

Il sistema ibrido Toyota è il più antico ed evoluto, senza marce, alternatore e motorino d’avviamento

Articolo aggiornato il
da
Redazione

Toyota è stata la prima a credere nell’ibrido, il primo prototipo fu presentato al Tokyo Motorshow del 1995. Era una Prius, modello che oggi sappiamo essere stato rivoluzionario, ma all’epoca nessuno lo prese sul serio e credette che potesse avere successo. Tanti anni dopo tutti si sono dovuti ricredere e hanno cominciato a inseguire Toyota, che pur rimane ancora molto avanti; il suo sistema ibrido è ormai arrivato alla quarta generazione, il Toyota Full Hybrid Electric e può contare su due motori elettrici che agiscono indipendentemente.

Tutto grazie al rotismo epicicloidale

Il particolare tipo di sistema Toyota fa sì che al suo interno manchino il cambio, l’alternatore e il motorino d’avviamento, sostituiti da due motori elettrici, un inverter, una batteria ad alta capacità e un rotismo epicicloidale (Power Split Device). Il primo dei due motori elettrici fa da motorino d’avviamento e serve a ricaricare la batteria ad alto voltaggio da 200 o 300V agli ioni di litio, mentre il secondo il motogeneratore, che trasferisce la trazione alle ruote; una volta poi che la corrente continua viene immagazzinata, viene poi trasformata dall’inverter. Il rotismo epicicloidale invece sostituisce la trasmissione ed è composto da planetari continui ed è in grado di gestire quanta coppia va alle ruote da un motore piuttosto che dall’altro.

Il sistema ibrido Toyota funziona in tre modalità diverse: la prima è quella in cui la richiesta di coppia è moderata e quindi i motori collaborano; questo è quello che accade quando al semaforo si riparte dolcemente o in autostrada quando si raggiunge una certa velocità, si alza il piede e poi si riaccelera dolcemente. La seconda modalità invece è quella in cui l’accelerazione richiesta è maggiore e allora il motore termico va a ricaricare quello elettrico. Infine si può viaggiare solo in elettrico grazie al secondo motore.

Toyota è stata anche la prima a occuparsi della frenata rigenerativa, oggi immancabile sia sui modelli della Casa che su tutti gli altri di questo genere; nel suo Full Hybrid System la batteria si può ricaricare in due modi: grazie al primo motore elettrico, sia quando è ferma che in movimento, ma soprattutto con la frenata rigenerativa che trasforma l’energia dissipata in corrente elettrica grazie al secondo motore elettrico che la invia all’inverter per essere trasformata. Questa agisce fino a una data intensità, oltre diventa una frenata normale perché la quantità di energia generata danneggerebbe il sistema.