Auto a metano e GPL: dove posso parcheggiare?

I veicoli a doppia alimentazione hanno grandi vantaggi, ma in alcuni casi bisogna stare attenti a dove parcheggiarli. Scopriamo le norme e i divieti delle auto a metano e a GPL

Articolo aggiornato il
da
Luca Frigerio

Le auto a doppia alimentazione, metano o GPL, offrono svariati vantaggi: primo tra tutti il costo basso del carburante, ma c’è anche la possibilità di circolare durante i blocchi del traffico. Nel 2019, i veicoli a metano immatricolati hanno ricoperto il 2% del totale del mercato italiano, mentre quelli a GPL il 7%. Questa tecnologia è sempre più diffusa, ma bisogna stare attenti alle limitazioni in relazione ai parcheggi: infatti, il Decreto 1° febbraio 1986 del ministero dell’Interno - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 15/02/1986 – sancisce che “Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas avente densità superiore a quella dell’aria, è consentito soltanto nei piani fuori terra non comunicanti con piani interrati”. Questo perché in caso di fuoriuscita dal serbatoio, il gas più pesante dell’aria tenderebbe a rimanere a livello del pavimento, aumentando il rischio di incendio ed esplosioni.

CHI E DOVE SI PUÒ POSTEGGIARE

Le auto a metano non hanno questo tipo di problema, perché questo gas è più leggero dell’aria e tende a salire: quindi si può parcheggiare ovunque e in tutti i parcheggi interrati.

I modelli bifuel a GPL, invece, potrebbero subire delle limitazioni, anche se meno rigide che in passato: con il Decreto 22 novembre 2002 del Ministero dell’Interno, i veicoli a Gpl dotati del sistema di sicurezza conforme al regolamento Ece/Onu 67-01 (praticamente con impianto installato dopo il 1° gennaio 2001), possono parcheggiare al primo piano interrato delle autorimesse, anche se dotate di più piani interrati. Nel caso di proprietà private, la decisione è delegata a chi ha l’autorità decisionale, come il consiglio condominiale.