Problemi col concessionario? Cosa fare

Nel rapporto commerciale tra un cliente e un concessionario auto può succedere che non fili tutto liscio. Sono diversi i casi che possono portare a delle controversie, ecco i più diffusi e come comportarsi

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Comprare un’auto nuova è un’esperienza che a volte può risultare spiacevole a causa di problemi o incomprensioni che nascono tra il concessionario e il cliente. Si va dai dettagli non contrattualizzati ai ritardi nell’arrivo del veicolo, senza tralasciare aspetti legati alla quotazione dell’usato in permuta o ad eventuali danni o difetti sul veicolo nuovo.

Si tratta di eventualità che possono essere risolte bonariamente, casi più gravi rendono necessario il ricorso alla giustizia civile o a quella penale. Nella maggior parte dei casi, comunque, è opportuno che il cliente si tuteli facendo attenzione a cosa viene riportato sui documenti che firma, eventualmente po' chiedere che alcuni elementi contrattuali vengano sottoscritti in maniera specifica.

TUTTI DETTAGLI SUL CONTRATTO

Un aspetto sul quale nascono non poche controversie tra concessionario e cliente è quello legato alla completezza del contratto di acquisto, che deve contenere – oltre ai dati anagrafici del cliente – anche tutti i dettagli relativi al veicolo che si sta acquistando. Dal modello all’allestimento, dall’alimentazione al colore tutto deve essere riportato e sottoscritto, anche gli accessori che non fanno parte della dotazione di serie e vengono acquistati come optional.

È importante che il contratto riporti chiaramente anche i tempi di consegna, se l’auto non è disponibile in stock va specificata la stima di arrivo del veicolo e l’eventuale tolleranza che il concessionario si riserva prima che il cliente – se consumatore – possa beneficiare del diritto di recesso previsto dalle normative che tutelano i consumatori.

PREZZI CHIARI, ANCHE PER LA PERMUTA

Il tema legato ai prezzi – di listino e finali – merita un approfondimento: il concessionario applica i listini stabiliti dal costruttore del veicolo, applicando poi le iniziative commerciali del marchio eventualmente integrate con incentivi pubblici o iniziative proprie del venditore. Tutto deve essere specificato nel contratto nelle singole voci, evidenziando eventuali scadenze tassative come esempio l’immatricolazione entro una certa data, pena il decadimento di alcuni bonus.

Quest’ultimo può essere o il caso di sconti del marchio legati alla targa dell’auto entro un determinato mese – e in questo caso va specificato cosa succede se la mancata immatricolazione non dipenda dal cliente – oppure quello dell’esaurimento dei fondi statali. Anche il valore dell’usato che il cliente intende dare in permuta va specificato con chiarezza, così come vanno indicati i fattori che possono determinarne il deprezzamento, ad esempio sinistri o danni riportati tra la sottoscrizione del contratto e l’effettivo ritiro da parte del dealer.

COSA FARE IN CASO DI CONTROVERSIA

Nonostante tutte le precauzioni, può accadere che nascano delle controversie. Ad esempio, non è totalmente da escludere che la nuova auto arrivi in ritardo rispetto ai tempi previsti, oppure che al momento della consegna presenti delle anomalie. Nel primo caso, è di fondamentale importanza che il contratto riporti chiaramente la data massima di consegna, pur se con una tolleranza che deve essere anch’essa riportata nel contratto. Qualora l’auto arrivi oltre i tempi stabiliti, laddove vi siano i presupposti e se lo ritiene di suo interesse, il cliente può comunicare tramite raccomandata la volontà di recedere dal contratto secondo quanto prescritto dall’articolo n° 61 del Codice del consumo, ottenendo il rimborso di tutte le somme versate in esecuzione del contratto e l’eventuale risarcimento del danno.

Altra situazione non proprio rara è quella di un veicolo con dei problemi di funzionamento che si manifestano fin dalla consegna rendendo l’auto non conforme al contratto di vendita, elemento che ai sensi degli artt. 129 ss. del Codice del consumo impone al concessionario a sostituzione dell’autovettura con un’altra di medesima marca e modello, oltre al risarcimento dei danni.

Più in generale, qualsiasi elemento che rende l’auto non conforme al contratto di vendita – mancanza di accessori, colore o allestimento diversi, specifiche tecniche differenti – consente al cliente di richiedere la sostituzione del veicolo con uno conforme, o in alternativa la risoluzione del contratto e la restituzione di quanto versato, oltre ad eventuali danni.  In tutti questi casi è importante vere copia del contratto correttamente compilato e firmato e occorre informare tempestivamente il venditore mediante raccomandata.