Ecobonus auto 2023: i nuovi incentivi. Ecco gli sconti per fasce

Sono 190 i milioni di euro stanziati per l’acquisto di auto elettriche, quelle comprese nella fascia 0-20 g/km. Una fascia nella quale un’ibrida plug-in difficilmente rientra. Poche ma fondamentali regole: per accedere allo sconto di 3.000 euro (o 5.000 euro se si rottama una vettura con omologazione compresa tra Euro 0 ed Euro 4 posseduta da almeno 12 mesi da chi acquista o da un suo familiare convivente), l’auto non deve superare il prezzo di 35.000 euro più Iva, dunque 42.700 euro. Per fare un paio di esempi: sì alla Mini Cooper SE Full Electric, sì alla Dacia Spring, sì alla Smart EQ Fortwo, sì alla Renault Twingo. Non possono godere di questo sconto auto il cui prezzo è superiore a tale cifra, quindi Mercedes Eqe, Bmw iX1, Tesla Model Y e così via.

Passando alla fascia 21-60 g/km di CO2, le ibride plug-in godono di 235 milioni di euro, la cifra più alta stanziata per le tre fasce. Il vantaggio senza rottamazione è di 2.000 euro, con la rottamazione di 4.000 euro. In questo caso il prezzo del veicolo non deve superare i 45.000 euro più Iva, quindi 54.900 euro. Questo dà modo di aver più manovra: rientrano in questa categoria la Bmw Serie 3 Touring 320e, la Renault Captur e la Mini Cooper Countryman Plug-in Hybrid, non la X3 Phev.

Concludiamo con la fascia 61-135 g/km, che gode di “soli” 150 milioni di euro nonostante sia la fascia più comune e diffusa in Italia. Il bonus è applicabile solamente in caso di rottamazione e l’auto nuova non deve costare più di 42.700 euro, Iva compresa. Se si sta in questi parametri, il vantaggio è di 2.000 euro. Alcuni esempi? Toyota Corolla Hybrid Touring Sports per citare una full hybrid, Hyundai Bayon per citare una mild hybrid e Cupra Leon Tsi a rappresentare le endotermiche.