Mercato auto Italia 2023: a marzo un incredibile +40%

Oltre 170 mila le vetture immatricolate nel mese di marzo 2023 nel nostro Paese. Ecco i dati

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da
Matteo Solinghi
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Numeri che non si vedevano da un po’, almeno dalla prima ripartenza in era Covid. Il mese di marzo 2023 sorride al settore dell’automobile, con 170.165 esemplari immatricolati contro i 121.479 dello scorso anno. Un sensazionale +40,1% nel segno della continuità dei primi due mesi dell’anno e della fine del 2022 che fa ben sperare per il futuro. Di queste 170 mila auto, 86.198 sono state destinate a privati, mentre i numeri del noleggio a lungo termine quasi raddoppiano rispetto a marzo 2022, quando erano 24.533 esemplari. Forte incremento anche per il noleggio a breve termine, con 12.823 immatricolazioni e numeri quasi tripli rispetto a 12 mesi fa.

Alimentazioni

Sul totale mensile, quelle a benzina (come la Mini John Cooper Works 3 Porte) sono il 28,4%, quelle diesel come la Mercedes GLA il 20,3%, quelle a Gpl come la Dacia Sandero il 7,6%, mentre il metano è ormai marginale, 0,1%. Continua crescita delle mild hybrid (25,1%) per via del fatto che sempre più case automobilistiche decidono di adottare questa semplice tecnologia che non comporta certo sforzi in termini di ricarica per l’automobilista e tanto meno rinunce sul modo di guidare, vedasi la Subaru Forester con il 2.0i e-boxer da 150 Cv. Le full hybrid (come le auto di Toyota) pesano il 9,4%, mentre le ibride plug-in come la Mercedes GLC Coupé nelle configurazioni 300 de e 300 e – da ricaricare alla spina – il 4,3%. Le elettriche pure (come ad esempio la Mini Full Electric) completano la torta con il 4,8%. Il 9,1% delle auto immatricolate in Italia a marzo 2023 richiedono la ricarica alla corrente.

Segmenti

Il trend dei B-Suv non si ferma a marzo 2023, con 44.387 immatricolazioni, il 26,1% del totale. Un dato più basso rispetto alle quote di marzo 2022 o del primo trimestre dell’anno, ma più che sufficiente per essere il segmento leader del mercato auto in Italia. Seguono i C-Suv con 39.266 unità: un vero e proprio boom con il 23,1% delle quote, con un guadagno di 5,7 punti percentuali rispetto a 12 mesi fa. Sul trimestre, la crescita è del 3,4%. Medaglia di bronzo per le segmento B, vale a dire le utilitarie, che valgono il 19,9%, in calo sia rispetto a marzo 2022 che nel confronto sui primi tre mesi dell’anno. Enorme il gap con gli altri segmenti: le citycar si fermano al 9,6% (anch’esse in calo), mentre i D-Suv (5,4%) hanno la meglio sulle segmento C tradizionali (5,2%).