Cosa significa motore mild hybrid?

La tecnologia mild hybrid è sempre più diffusa sui nuovi modelli: è il primo step delle ibride che, oltre a far risparmiare carburante, offre tanti altri vantaggi in termini economici. Ecco come funziona un motore mild hybrid e alcuni esempi

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Redazione
cos'è il mild hybrid

Elettrificazione. Questa è la parola che continua a risuonare nel mercato delle quattro ruote. È tempo di auto elettrica, ma prima di essere completamente accolta e compresa dagli automobilisti, bisogna passare attraverso la fase dell’auto ibrida. Nonostante le stringenti normative antinquinamento dell’Unione Europea, che hanno imposto importanti paletti alle Case per contenere le emissioni di CO2, il motore endotermico non può ancora essere messo da parte. Ecco allora che le ibride diventano il futuro prossimo. Ci sono tre macro-categorie di auto ibride: le full hybrid, le plug-in hybrid e le mild hybrid. Quest’ultima famiglia è quella che, negli ultimi mesi, è maggiormente apprezzata dai costruttori e dai clienti per la semplicità progettuale e per la vicinanza ad una motorizzazione tradizionale. Ma che cosa significa mild hybrid? Come funziona questo motore ibrido? E perché è così conveniente? Eccolo spiegato nei prossimi paragrafi, non senza alcuni esempi pratici.

Audi A4 Avant allroad 40 TDI

Alternativa ai Suv, Audi A4 Avant allroad dispone, oltre che di motori diesel mild hybrid, motivo per cui rientra nel primo dei tre esempi di Mhev che vi portiamo, anche di un assetto rialzato per affrontare strade di campagna e qualsivoglia avvallamento, pavé, strada montuosa o collinare in disinvoltura. Una sicurezza dal punto di vista dei materiali e della qualità degli interni hi-tech, la A4 Avant allroad mette a disposizione dell’automobilista tutti i vantaggi di una wagon con un plus di comfort in più rispetto alle sorelle con assetto tradizionale.

Bmw X1

Bmw X1 condivide con X1 plug-in hybrid e iX1 la piattaforma sulla quale è costruita, in grado di ospitare indipendentemente motorizzazioni endotermiche, ibride ricaricabili o elettriche. X1, le cui versioni endotermiche si sono “trasformate” in mild hybrid con la rivisitazione del 2022, si rinnova sotto diversi punti di vista: quello che salta più all’occhio è l’aspetto estetico. Non solo è stato rivisto il design rispetto alla vecchia X1, ma il Suv bavarese è cresciuto anche in dimensioni: ora è lungo 450 cm, largo 184 e alto 164. Il look riprende gli ultimi dettami stilistici della casa tedesca, identificabili nella calandra a doppio rene e nel paraurti maggiormente elaborato rispetto al passato. La linea laterale presenta una forma levigata, le maniglie delle portiere sono inglobate nella carrozzeria e la dimensioni dei cerchi è compresa tra 17 e 20 pollici. Il posteriore presenta un nuovo spoiler, gruppi ottici con tecnologia led e un ampio fascione paracolpi privato degli scarichi cromati, a differenza del modello precedente.

Mercedes GLC Night Edition

Il Suv medio di Mercedes, GLC, è disponibile sia in configurazione tradizionale che Coupé. Entrambe hanno un vantaggio cliente di 4.500 euro sulle particolari versioni Night Edition, caratterizzate da dettagli estetici che marcano le linee sportive ed eleganti dei due modelli. La versione Night Edition prevede equipaggiamenti come i cerchi AMG da 20”, le pedane laterali, tetto panorama per il SUV e tetto apribile per il Coupé, gli esclusivi vetri posteriori oscurati e le finiture in nero che esaltano design e dinamicità. Il tutto con un occhio a consumi ed emissioni grazie alla tecnologia mild hybrid.

L’ibrido leggero

La parola “mild” si può tradurre dall’inglese con i termini mite e leggero. Mild hybrid significa quindi ibrido leggero ed è così anche a livello tecnico. Infatti, è il primo step verso l’elettrificazione completa: su queste vetture, il motore endotermico (alimentato a benzina o anche a gasolio) è ancora l’elemento principale che garantisce la trazione e il movimento. Ma, trattandosi di un ibrido, è presente anche un motore elettrico e un piccolo pacco batterie al litio (che si può affiancare alla batteria al piombo situata sotto al cofano). Spesso, questo propulsore funge anche da motorino di avviamento e da alternatore e ha potenze molto ridotte. Infatti, nei mild hybrid il motore elettrico serve solo da supporto a quello termico, offrendo una spinta in più in fase di accelerazione e di ripresa. Il sistema, che può essere a 12 V o a 48 V in base alle esigenze della Casa costruttrice, sfrutta la fase di frenata per rigenerare le batterie.

Stessa potenza, meno consumi

Le auto mild hybrid non sono in grado di viaggiare in modalità solo elettrica (al contrario delle full hybrid e delle ibride plug-in,  le differenze). Il motore termico e quello a zero emissioni lavorano sempre in sinergia, motivo per cui queste auto vengono definite appunto ibride leggere. In alcuni casi, durante la decelerazione la vettura può spegnere automaticamente il motore termico e “veleggiare” (questo è il termine corretto per descrivere questa situazione) nel senso di marcia risparmiando carburante e mantenendo intatti tutti i servizi di bordo.

In parole povere, il motore elettrico alleggerisce il carico del propulsore endotermico, come se in bicicletta vi dessero una spinta da dietro. Il risultato si può tradurre in un aumento di potenza, come succede sui modelli più prestazionali con booster di circa 20 kW, o in una riduzione dei consumi a parità di potenza (sulle city car il supporto elettrico è da circa 3 kW). La media dei consumi e delle emissioni cala di circa il 15% rispetto allo stesso modello con motorizzazioni tradizionali.

Per questo motivo le mild hybrid vengono catalogate come ibride a tutti gli effetti e godono dei vantaggi sull’acquisto (ecobonus ed ecotassa), delle agevolazioni sulla tassa di proprietà, il bollo (bollo auto ibride ed elettriche: agevolazioni regione per regione) e possono circolare anche in alcune ZTL.

Le nuove mild hybrid

Come vi abbiamo anticipato, sempre più Marchi automobilistici stanno puntando sulle mild hybrid, sia per la grande richiesta del mercato sia per la semplicità costruttiva. Tra le novità più interessanti del 2020 c’è la nuova Fiat Panda Hybrid, nata insieme alla 500 Hybrid: entrambe condividono un piccolo motore tre cilindri 1.0 FireFly che, con il supporto del sistema a 12 V BSG arriva a 69 CV. Mild hybrid può anche essere sinonimo di sportività e Suzuki non si è lasciata sfuggire l’opportunità per rinnovare la recente Swift Sport, che guadagna la sigla Hybrid. Stessa potenza, 140 CV, e grazie all’ISG da 48 V i consumi scendono del 16%.

Anche sui crossover questa soluzione è tra le più ricercate: Ford ha appena lanciato la nuova Puma Hybrid, che è la ibrida più venduta in Italia nel primo trimestre del 2020, e Hyundai si presenta con la nuova Kona Hybrid da 141 CV. Tra i SUV premium spicca il Volvo XC60, che offre tantissime motorizzazioni con questa tecnologia. Insomma, ormai sono numerosi i modelli disponibili anche come mild hybrid: una perfetta alternativa per chi è alla ricerca di un’auto nuova e non vuole avere problemi con le future restrizioni antinquinamento e le ZTL.