Cosa significa motore mild hybrid?

La tecnologia mild hybrid è sempre più diffusa sui nuovi modelli: è il primo step delle ibride che, oltre a far risparmiare carburante, offre tanti altri vantaggi in termini economici. Ecco come funziona un motore mild hybrid e alcuni esempi

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Redazione
cos'è il mild hybrid

Elettrificazione. Questa è la parola che continua a risuonare nel mercato delle quattro ruote. È tempo di auto elettrica, ma prima di essere completamente accolta e compresa dagli automobilisti, bisogna passare attraverso la fase dell’auto ibrida. Nonostante le stringenti normative antinquinamento dell’Unione Europea, che hanno imposto importanti paletti alle Case per contenere le emissioni di CO2, il motore endotermico non può ancora essere messo da parte. Ecco allora che le ibride diventano il futuro prossimo. Ci sono tre macro-categorie di auto ibride: le full hybrid, le plug-in hybrid e le mild hybrid. Quest’ultima famiglia è quella che, negli ultimi mesi, è maggiormente apprezzata dai costruttori e dai clienti per la semplicità progettuale e per la vicinanza ad una motorizzazione tradizionale. Ma che cosa significa mild hybrid? Come funziona questo motore ibrido? E perché è così conveniente? Eccolo spiegato nei prossimi paragrafi, non senza alcuni esempi pratici.

Lancia Ypsilon

Appena rinnovata nell'estetica e nella sostanza, la Lancia Ypsilon è una compatta di segmento A dalle linee moderne, sportive ed eleganti. Lunga 408 cm, è disponibile in versione elettrica oppure con motorizzazione mild hybrid a 48 V. Quest'ultima abbina un propulsore a benzina 1.2 tre cilindri turbo da 100 Cv con una piccola unità elettrica, che permette di contenere i consumi in 4,8 l/100 km.

Bmw X1

L'ultima nata in casa Alfa Romeo è la Junior, crossover compatta da 417 cm di lunghezza con linee sportive e personali. È disponibile con un propulsore mild hybrid da 136 Cv abbinato al cambio automatico e-DCS6 a sei rapporti, capace di fornire comfort di marcia e consumi ridotti. La Junior è una vettura di dimensioni ridotte, quindi adatta ad affrontare il traffico cittadino, ma offre spazio sufficiente per affrontare anche i lunghi viaggi.

Mercedes GLC

Il Suv medio di Mercedes, GLC, è disponibile sia in configurazione tradizionale che Coupé. È proposto con motorizzazioni benzina e diesel mild hybrid, che consentono di mantenere i consumi ridotti e avere uno spunto più brillante in ripartenza ai semafori. La Glc è lunga 472 cm e ha un capiente bagagliaio da 600 litri che consente di caricare tutto il necessario per una famiglia di cinque persone.

L’ibrido leggero

La parola “mild” si può tradurre dall’inglese con i termini mite e leggero. Mild hybrid significa quindi ibrido leggero ed è così anche a livello tecnico. Infatti, è il primo step verso l’elettrificazione completa: su queste vetture, il motore endotermico (alimentato a benzina o anche a gasolio) è ancora l’elemento principale che garantisce la trazione e il movimento. Ma, trattandosi di un ibrido, è presente anche un motore elettrico e un piccolo pacco batterie al litio (che si può affiancare alla batteria al piombo situata sotto al cofano). Spesso, questo propulsore funge anche da motorino di avviamento e da alternatore e ha potenze molto ridotte. Infatti, nei mild hybrid il motore elettrico serve solo da supporto a quello termico, offrendo una spinta in più in fase di accelerazione e di ripresa. Il sistema, che può essere a 12 V o a 48 V in base alle esigenze della Casa costruttrice, sfrutta la fase di frenata per rigenerare le batterie.

Stessa potenza, meno consumi

Le auto mild hybrid non sono in grado di viaggiare in modalità solo elettrica (al contrario delle full hybrid e delle ibride plug-in,  le differenze). Il motore termico e quello a zero emissioni lavorano sempre in sinergia, motivo per cui queste auto vengono definite appunto ibride leggere. In alcuni casi, durante la decelerazione la vettura può spegnere automaticamente il motore termico e “veleggiare” (questo è il termine corretto per descrivere questa situazione) nel senso di marcia risparmiando carburante e mantenendo intatti tutti i servizi di bordo.

In parole povere, il motore elettrico alleggerisce il carico del propulsore endotermico, come se in bicicletta vi dessero una spinta da dietro. Il risultato si può tradurre in un aumento di potenza, come succede sui modelli più prestazionali con booster di circa 20 kW, o in una riduzione dei consumi a parità di potenza (sulle city car il supporto elettrico è da circa 3 kW). La media dei consumi e delle emissioni cala di circa il 15% rispetto allo stesso modello con motorizzazioni tradizionali.

Per questo motivo le mild hybrid vengono catalogate come ibride a tutti gli effetti e godono dei vantaggi sull’acquisto (ecobonus ed ecotassa), delle agevolazioni sulla tassa di proprietà, il bollo (bollo auto ibride ed elettriche: agevolazioni regione per regione) e possono circolare anche in alcune ZTL.

Le nuove mild hybrid

Come vi abbiamo anticipato, sempre più Marchi automobilistici stanno puntando sulle mild hybrid, sia per la grande richiesta del mercato sia per la semplicità costruttiva. Fiat Panda Hybrid e 500 Hybrid, per esempio, condividono un piccolo motore tre cilindri 1.0 FireFly che, con il supporto del sistema a 12 V BSG arriva a 69 CV. Anche sui crossover questa soluzione è tra le più ricercate: da Ford a Hyundai, passando per Volvo e Mercedes, sono tantissimi i costruttori a offrire soluzioni elettrificate in gamma.